Stili birra
Cosa si intende per 'stile' birrario?
Sono presenti sul mercato moltissime birre differenti tra loro in base alle caratteristiche fisiche (colore, grado alcolico, zona di origine ...) e organolettiche (fruttate, maltate, dolci, amare, acide ...). Per potersi orientare in questa moltitudine di birre diventa quindi necessario differenziarle e raggrupparle in gruppi omogenei o 'famiglie' con elementi oggettivi di similitudine. Nascono così i cosiddetti stili birrari.
Questa classificazione delle birre si basa su criteri oggettivi e misurabili:
Questi criteri possono essere utilizzati sia da addetti ai lavori, sia da consumatori finali. Un addetto ai lavori, mettiamo un birraio o un degustatore professionale, userà sistemi di misurazione dei criteri più specifici rispetto a un appassionato di birre. La fermentazione per esempio può essere classificata in alta, bassa e spontanea per un consumatore. Un birraio invece misurerà la densità del mosto, cioè il contenuto di zuccheri: indicativo per alcuni passaggi produttivi e fiscali.
Saranno presi in considerazione criteri di classificazione delle birre adatti per un consumatore.
La fermentazione può essere bassa, alta o spontanea. I tre tipi si differenziano in base al lievito utilizzato per fermentare il mosto e definiscono tre grandi macro-famiglie di birre: lager (bassa), ale (alta) e acide/sour (spontanea). Le lager (o birre a bassa fermentazione) sono generalmente birre poco corpose, meno alcoliche, meno aromatiche e più facili da bere. A livello commerciale rappresentano la stragrande maggioranza dei prodotti disponibili in vendita. A questa grande famiglia appartengono molte birre di origine tedesca e mitteleuropea (Helles, Pils, Marzen, Vienna ecc). Le ales (o birre ad alta fermentazione) raggruppano molti stili di origine belga ed anglosassone (IPA, Birre Trappiste, Stout, Saison ecc.). Queste birre sono più corpose, più aromatiche e dal gusto più intenso delle lager. Le fermentazioni spontanee comprendono alcuni stili tradizionali del Belgio (Lambic/Geuze, Sour ...). Sono il prodotto di fermentazioni del mosto di birra con lieviti presenti nell'atmosfera del birrificio e non tramite inoculamento di lieviti ad hoc. Si ottengono in questo modo birre dalla spiccata acidità e da un boquet sensoriale molto particolare.
Il colore delle birre dipende dai cereali utilizzati in produzione. I malti, ricavati dalla lavorazione dell'orzo, possono avere differenti gradi di colore dovuti alle fasi di essiccazione e tostatura.
E' possibile misurare il colore di una birra ed esprimerla in gradi EBC (o SRM). In pratica si misura la quantità di luce (di una particolare lunghezza d'onda) che non riesce ad attraversare la birra.
L'amaro è una caratteristica intrinseca alla birra, dovuta al luppolo. L'uso del luppolo serve principalmente per bilanciare l'eccessiva dolcezza che altrimenti avrebbe la birra. A partire dalla sua introduzione. Come per il colore, anche l'amaro può essere misurato partendo dalle caratteristiche del luppolo. Attraverso una formula che prende in considerazione gli alfa-acidi presenti nel luppolo, si arriva a determinate gli IBU. IBU (International Bitterness Unit) è il valore che indica il grado di amaro di una birra.
Il grado alcolico si esprime, a livello commerciale, attraverso la percentuale di alcol etilico sul volume di birra. Questo valore è riportato obbligatoriamente in etichetta, con un numero seguito dal simbolo percentuale (%). Sempre sull'etichetta della birra si trova, per legge, una definizione del prodotto: birra analcolica, birra light, birra normale, birra speciale o birra doppio malto. L'uso di questi termini serve per classificare le birre in base a un range di grado alcolico espresso attraverso il grado saccarometrico della birra stessa. Questa indicazione serve unicamente a identificare a quale classe di accisa appartiene la birra e ha valore unicamente fiscale per il produttore.
La combinazione dei quattro criteri descritti identifica molti stili birrari. Prendendo ad esempio le IPA, per convenzione si definiscono tali le birre ad alta fermentazione, con colore tra 8 e 14 SRM, amaro tra 40 e 60 IBU e grado alcolico tra 5,1%abv e 7,6%abv
Sono presenti sul mercato moltissime birre differenti tra loro in base alle caratteristiche fisiche (colore, grado alcolico, zona di origine ...) e organolettiche (fruttate, maltate, dolci, amare, acide ...). Per potersi orientare in questa moltitudine di birre diventa quindi necessario differenziarle e raggrupparle in gruppi omogenei o 'famiglie' con elementi oggettivi di similitudine. Nascono così i cosiddetti stili birrari.
Questa classificazione delle birre si basa su criteri oggettivi e misurabili:
- FERMENTAZIONE
- COLORE
- AMARO
- GRADO ALCOLICO
Questi criteri possono essere utilizzati sia da addetti ai lavori, sia da consumatori finali. Un addetto ai lavori, mettiamo un birraio o un degustatore professionale, userà sistemi di misurazione dei criteri più specifici rispetto a un appassionato di birre. La fermentazione per esempio può essere classificata in alta, bassa e spontanea per un consumatore. Un birraio invece misurerà la densità del mosto, cioè il contenuto di zuccheri: indicativo per alcuni passaggi produttivi e fiscali.
Saranno presi in considerazione criteri di classificazione delle birre adatti per un consumatore.
La fermentazione può essere bassa, alta o spontanea. I tre tipi si differenziano in base al lievito utilizzato per fermentare il mosto e definiscono tre grandi macro-famiglie di birre: lager (bassa), ale (alta) e acide/sour (spontanea). Le lager (o birre a bassa fermentazione) sono generalmente birre poco corpose, meno alcoliche, meno aromatiche e più facili da bere. A livello commerciale rappresentano la stragrande maggioranza dei prodotti disponibili in vendita. A questa grande famiglia appartengono molte birre di origine tedesca e mitteleuropea (Helles, Pils, Marzen, Vienna ecc). Le ales (o birre ad alta fermentazione) raggruppano molti stili di origine belga ed anglosassone (IPA, Birre Trappiste, Stout, Saison ecc.). Queste birre sono più corpose, più aromatiche e dal gusto più intenso delle lager. Le fermentazioni spontanee comprendono alcuni stili tradizionali del Belgio (Lambic/Geuze, Sour ...). Sono il prodotto di fermentazioni del mosto di birra con lieviti presenti nell'atmosfera del birrificio e non tramite inoculamento di lieviti ad hoc. Si ottengono in questo modo birre dalla spiccata acidità e da un boquet sensoriale molto particolare.
Il colore delle birre dipende dai cereali utilizzati in produzione. I malti, ricavati dalla lavorazione dell'orzo, possono avere differenti gradi di colore dovuti alle fasi di essiccazione e tostatura.
L'amaro è una caratteristica intrinseca alla birra, dovuta al luppolo. L'uso del luppolo serve principalmente per bilanciare l'eccessiva dolcezza che altrimenti avrebbe la birra. A partire dalla sua introduzione. Come per il colore, anche l'amaro può essere misurato partendo dalle caratteristiche del luppolo. Attraverso una formula che prende in considerazione gli alfa-acidi presenti nel luppolo, si arriva a determinate gli IBU. IBU (International Bitterness Unit) è il valore che indica il grado di amaro di una birra.
Il grado alcolico si esprime, a livello commerciale, attraverso la percentuale di alcol etilico sul volume di birra. Questo valore è riportato obbligatoriamente in etichetta, con un numero seguito dal simbolo percentuale (%). Sempre sull'etichetta della birra si trova, per legge, una definizione del prodotto: birra analcolica, birra light, birra normale, birra speciale o birra doppio malto. L'uso di questi termini serve per classificare le birre in base a un range di grado alcolico espresso attraverso il grado saccarometrico della birra stessa. Questa indicazione serve unicamente a identificare a quale classe di accisa appartiene la birra e ha valore unicamente fiscale per il produttore.
La combinazione dei quattro criteri descritti identifica molti stili birrari. Prendendo ad esempio le IPA, per convenzione si definiscono tali le birre ad alta fermentazione, con colore tra 8 e 14 SRM, amaro tra 40 e 60 IBU e grado alcolico tra 5,1%abv e 7,6%abv