Porta Bruciata
Il birrificio Porta bruciata, in attività dal 2015, ha la sua base a Rodengo Saiano in provincia di Brescia. Il forte legame col territorio è testimoniato anche dalla scelta del nome. Porta Bruciata è infatti il nome della torre che fungeva da accesso alla antica città di Brixia da ovest. A capo del birrificio ci sono il birraio Marco Sabatti e sua moglie Chiara Bassoli, che si occupa della parte amministrativa.
La storia del birraio è piuttosto insolita, non passando attraverso la consueta esperienza da homebrewer. Marco Sabatti è un appassionato che si innamora delle birre californiane sul finire degli anni 90, visitando una sorella trasferita negli States. E' lì che viene travolto dalla craft revolution americana e conosce alcune delle IPA e Double IPA che hanno fatto storia. Alcuni anni dopo incontra Lorenzo Guarino del Birrificio Rurale. Quest'ultimo lo supporta verso la professione e lo accoglie nel birrificio dopo il diploma da birraio conseguito al CERB dell'universtà di Perugia.
Nel 2015 il nuovo microbirrificio è avviato. Le birre Porta Bruciata si ispirano al mondo anglosassone e ai birrifici americani in particolare. Si cerca la fragranza dei luppoli e si migliora l'approccio produttivo. Si passa quindi dal confezionamento di birre rifermentate al confezionamento in isobarico. Le birre sono più pulite e fragranti. Altra svolta è quella impressa con le lattine, a pieno regime da Settembre 2020.
La via maestra del birrificio è sicuramente quella delle birre luppolate. Per questo motivo il birraio persegue una costante ricerca sui luppoli migliori. Gli stili birrari più presenti nella gamma Porta Bruciata sono IPA (nelle sue varianti) e Pale Ale. Sono comunque presenti anche Stout, Saison, Tripel ed incredibilmente una Zwickel: stile tradizionale bavarese.
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