Nothhaft

Nel villaggio di Redwitz la birra era di casa già nel XIV secolo. Tra le tasse che i cittadini pagavano c'era infatti anche la 'tassa sul birrificio'. Durante la Guerra dei trent'anni (prima metà del 1600) le birre della zona erano conosciute anche nella zona confinante dell'Alto Palatinato. Anche a Redwitz ogni cittadino che possedeva una casa (con cantina adeguata) aveva il diritto di farsi preparare la birra nel birrificio comunale: per il consumo domestico e per la rivendita. L'ordinanza sulla birra aveva regole severe. I cittadini aventi diritto a produrre birra erano autorizzati a venderla a turno, per sorteggio. Affinché tutti sapessero chi aveva appena fatto birra, il cartello "Zoigl" era appeso ad un palo di legno davanti alla casa, dove penzolava per lo più un cespuglio di abete. Altri segni mostravano una stella o una brocca di birra. Dal 1882 il macellaio e birraio OTTO NOTHAFT produsse birra nella periferia di Badga (l'attuale Ottostrasse, sede di Nothhaft) e nel 1898 costruì un birrificio. All'epoca i birrifici del villaggio, cresciuto al rango di Markt, erano più di uno. Ai giorni nostri è rimasto solamente Nothhaft: l'impegno e la dedizione sono però quelli di allora. La ricerca sulle materie prime ha portato a preferire l'uso esclusivo di orzo bio locale, maltato nella malteria Schultz di Thurnau separatamente da altro orzo. L'obiettivo è quello di rendere le birre prodotte espressione autentica della tradizione della Franconia e di Marktredwitz.