Sta per iniziare uno dei periodi più critici: le festività di fine anno. La corsa forsennata agli acquisti è un must e il rischio di scegliere il regalo sbagliato è dietro l’angolo. Ecco alcuni utili consigli per un acquisto perfetto: la birra di Natale.
Quante volte ci riduciamo a cercare regali correndo da un negozio all’altro il 24 Dicembre? Una volta ero anch’io un centometrista della vigilia. L’acquisto compulsivo e frenetico porta spesso a buttare soldi in oggetti banali o inutili, spesso non adatti al destinatario. E’ un po’ il festival del non regalo. Cravatte con le renne che finiranno in fondo a un cassetto o l’ultimo libro dello scrittore di tendenza destinato all’oblio su uno scaffale. Scrivevo sopra che anch’io ero uno da regali last minute. La scoperta delle birre artigianali e il commercio elettronico mi hanno cambiato. Una buona birra è come il colore nero, sta bene su tutto. E’ adatta ai più giovani (minimo 16 anni però), ma anche a chi è più avanti con gli anni. E’ raffinata e al tempo stesso è nazionalpopolare. E poi diciamocelo, mette allegria. Insomma, una birra è il regalo perfetto.
Come orientarsi nell’acquisto quando non si è esattamente degli esperti? Un buon punto di partenza è rivolgersi a uno dei tanti pub e beer shop ormai presenti in Italia. In secondo luogo possiamo tranquillamente rivolgerci a un beer shop online specializzato in birre artigianali. In entrambi i casi avremo la certezza di non sbagliare. Il mio suggerimento è quello di regalare una birra di Natale. Si tratta di una categoria di birre che puoi trovare in questo periodo dell’anno e che vanta una lunga tradizione. E’ possibile raggrupparle in base al Paese di provenienza.
Belgio
Partiamo da uno dei più noti Paesi produttori, dove un buon numero di differenti stili birrari da vita al più versatile panorama produttivo al mondo. Nel periodo dell’anno in cui coincidono clima poco favorevole e gioia per le festività religiose, la scelta è quasi obbligata. Le birre devono essere corpose e portare allegria. In una frase, devono scaldare il corpo e il cuore. Le Kerstbier (kerst vuol dire Natale, in fiammingo) hanno come caratteristiche comuni il generoso grado alcolico, una dolcezza di fondo e un bouquet aromatico molto speziato. Gli stili birrari di riferimento sono Belgian Strong Ale e Tripel. Quasi sempre si spinge l’acceleratore sulla dolcezza con l’aggiunta di zucchero candito e abbondante uso di spezie come cannella, zenzero, anice stellato, scorza d’arancia, cumino ecc.
In questa sezione va citata sicuramente Stille Nacht di De Dolle Brouwers. La più richiesta in assoluto, tanto da poter affermare che il Natale arriva quando De Dolle inizia a distribuire la sua Stille Nacht. Anche Avec Les Bons Voeux di Brasserie Dupont è tipica di questo periodo. Altre ottime scelte sono Pere Noel di De Ranke, Meilleurs Voeux della Brasserie De Rulles, N’Ice Chouffe della Brasserie D’Achouffe, St. Bernardus Christmas Ale di St. Bernardus, Canaster di De Glazen Toren.
UK
Anche il Regno Unito, con le sue molteplici aree culturali, ha sviluppato nel corso dei secoli bevande alcoliche adatte alla stagione fredda. Di norma le birre inglesi sono destinate a un consumo abituale nei pub, il che significa bassa gradazione alcolica e grandi bevute. L’inverno cambia un po’ le cose ed emergono le Winter Warmer, vere e proprie birre di Natale in chiave britannica. Non si tratta di uno stile birrario definito, ma piuttosto una filosofia produttiva. In questo modo si uniscono un’alta gradazione alcolica e l’uso di speziature difficilmente riscontrabili nelle birre prodotte nel resto dell’anno nel Regno Unito. Gli stili di partenza più comuni in queste elaborazioni sono: Extra Special Bitter, Barley Wine e British Strong Ale. Non mancano però Winter Warmer basate su Stout o IPA.
Tra le birre natalizie del Regno Unito la menzione d’onore spetta alla Ridgeway Brewery con la serie Bad Elf. Queste birre, riconoscibilissime per gli elfi cattivi in etichetta, fanno parte di una serie più ampia di birre natalizie dello stesso birrificio. Altra particolarità, si tratta di rielaborazioni di stili birrari a volte stravaganti. Un esempio su tutti è la Seriously Bad Elf, in stile English Triple secondo lo stesso birrificio. Uno stile inesistente. Brewdog, importante birrificio scozzese cresciuto a dismisura nell’ultimo decennio, propone rielaborazioni di birre luppolate. La sua IPA natalizia è la Hoppy Christmas, ricca di luppolo Simcoe usato fresco. Altre birre natalizie sono la Winter Ale di Samuel Smith’s, la Christmas Ale di St. Peter’s e Vocation Brewery che propone la Imperial Black Forest.
Germania
A Natale cosa si beve in Germania?
Generalmente si bevono le stesse birre del resto dell’anno. Non c’è infatti una vera e propria tradizione come in altri Paesi. In particolari occasioni, come la festa del birrificio, si usa produrre delle birre più corpose e alcoliche: le Festbier. L’aggiunta di spezie ed ingredienti particolari però non è diffusa, in fondo siamo nel Paese del Reinheitsgebot. Infatti questo antico Editto della Purezza, emanato nel 1516 da Guglielmo IV di Baviera, impone l’uso esclusivo di acqua, orzo, luppolo nella produzione di birra. Sono passati cinquecento anni, ma per i tedeschi la birra è una cosa molto seria.
Per questi motivi le Weihnachtsbier, birre di Natale, sono soprattutto lager prodotte con quantità aggiuntive di malti e con più lunga maturazione. In un’accezione più ampia possiamo includere nelle birre natalizie anche le Winter Bock e le Eisbock. Questi stili birrari tedeschi comprendono birre scure molto maltate, corpose ed alcoliche. Nel caso delle Eisbock si raggiungono gradazioni alcoliche elevatissime per una birra. Il birrificio Schorschbrau, in Baviera, ha in catalogo anche birre da oltre 50% alc. Anche Schlenkerla, storico birrificio di Bamberga, ha delle uscite apposite per il periodo freddo che possono considerarsi birre di Natale. La sua Rauchbier Eiche Doppelbock per esempio, realizzata su richiesta dei clienti USA per avere una birra affumicata che ricordasse i bourbon whisky.
Italia
Anche i nostri birrifici hanno sviluppato nel corso degli anni, l’abitudine a produrre birre di Natale. In Italia il rispetto della qualità si mantiene su livelli molto alti ma, a differenza dei colleghi tedeschi, i birrai italiani sono decisamente più estrosi. Non esiste un vero e proprio stile natalizio italiano. Si parte generalmente dalle Kerstbier belghe (o dalle Winter Warmer inglesi) per poi personalizzare in chiave nostrana.
Sono centinaia le birre natalizie italiane, eccone altre da acquistare e provare. Bibibir, apprezzato birrificio abruzzese, ha la sua birra natalizia storica: La Bestia, una winter ale alcolica e speziata. Il birrificio La Casa di Cura propone un classico stile belga rivisitato in chiave festiva, la Tripel Xmas. Luppolajo presenta la sua Birra di Natale, una lager aromatizzata con zenzero, cannella e pepe. Mukkeller, uno dei più noti e dissacranti birrifici italiani, propone ben due birre natalizie: Guastafeste e Mukkamannara. Il birrificio torinese EDIT presenta la sua birra natalizia in lattina, la Mare Christmas,
La Puglia è degnamente rappresentata in questa vetrina dal birrificio Birranova che propone la Drunk Panettone, birra speziatissima come fa intuire il nome. All’estremo nord est arriviamo invece a Trieste e più precisamente nel birrificio Antikorpo. La sua Jingle Rats rielabora uno stile birrario mitteleuropeo come il Weizen Doppelbock e trasforma una birra di frumento forte e scura in un’esplosione di aromi e sapori natalizi. Non poteva mancare il birrificio Opperbacco di Teramo, uno dei più noti e premiati. Da non perdere due sue birre IGA, ispirate ai vini passiti e realizzate con aggiunta di uve Trebbiano e Montepulciano: Nature Passito Viva e Nature Passito Terra. Entrambe disponibili in cassetta di legno. Idea regalo perfetta, come scrivevamo all’inizio …
Motivi per bere buona birra non dovrebbero mancare mai. Se ne serve uno aggiuntivo direi che le feste di fine anno sono quello perfetto.
Cheers!
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