Ecco la spiegazione completa sulla birra artigianale per chi si avvicina per la prima volta
Panorama birra nel mondo e in Italia
Inizio questo spiegone riassumendo in due parole il panorama attuale. La birra è la bevanda alcolica più diffusa al mondo, con 189 milioni di litri consumati (Dati riportati da un recente rapporto della Kirin Beer University di Tokyo). Hai letto bene: 189 milioni di litri di birra consumati. Nella speciale classifica dei Paesi che consumano più birra la Cina è prima, con 39 milioni di litri. L’Italia registra un incremento dei consumi di birra e si piazza al 17.mo posto con poco più di 2 milioni di litri bevuti.
Come probabilmente saprai la birra artigianale è una nicchia di mercato. Infatti in Italia rappresenta una percentuale ancora molto bassa rispetto alla birra industriale. I dati sulla produzione indicano che per il 2020 in Italia i microbirrifici artigianali hanno contribuito con il 3,1% sul totale di birra prodotta (Dati riportati nel più recente report annuale di Assobirra, l’associazione degli industriali della birra).
Per quanto riguarda i consumi, la birra artigianale si colloca tra il 3% e il 4% del consumo totale di birra in Italia.
Definizione di birra artigianale
C’è molta confusione in materia, a volte dovute a complicità dei mass media. Per incompetenza o malafede spesso si danno definizioni sbagliate di birra artigianale. Quante volte, per esempio, hai sentito parlare di ‘birra cruda’ o ‘birra non filtrata’? Sono però unicamente caratteristiche di una birra, che può essere o meno definita come artigianale.
A chiarire tutti i dubbi è intervenuta in Italia la modifica della legge 1354 del 1962, che disciplina l’igiene nella produzione e nel commercio della birra. E’ bastata la modifica di due articoli per chiarire efficacemente la definizione di birra artigianale.
“Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione.”
La birra artigianale è più buona?
Un motto del più celebre esperto italiano di birre, Lorenzo Dabove detto Kuaska, recita: la birra non esiste, esistono le birre. L’idea di birra di chi si avvicina alle artigianali è grosso modo: bionda, fredda, gasata. In realtà esistono moltissime birre diverse tra loro. Le birre artigianali sono raggruppate in stili, diversi tra loro e con caratteristiche specifiche.
Sarebbe più corretto chiedersi quali stili di birra possono piacerti di più. Il vantaggio principale delle birre artigianali è l’assortimento. Ne esistono di moltissimi tipi e ogni stile ha i suoi estimatori. Altro punto di forza sono l’intensità e la ricchezza di aromi e sapori di queste birre.
Per rispondere alla domanda direi che si, la birra artigianale è migliore della birra industriale. Ci sono però birre e birre. E’ preferibile avere una guida per orientarsi tra birre e birrifici artigianali (solo in Italia ce ne sono oltre 750). Il peggio che possa capitare a chi è curioso di provare nuove emozioni, sarebbe quello di imbattersi nel prodotto sbagliato.
Come capire se una birra artigianale è buona?
Se ti stai avvicinando al mondo delle birre artigianali è preferibile rivolgersi a uno dei tanti professionisti del settore. Ogni città italiana ha ormai almeno un pub specializzato o un beer shop che vende birre artigianali. Spesso il numero di alternative è enorme. Altro valido canale è l’acquisto di birra artigianale online, basta cercare su Google per avere pagine di risultati.
Anche il passaparola funziona. Anzi, spesso è grazie a un amico che nasce la curiosità verso questo mondo. In fondo la birra aiuta a socializzare e una buona birra artigianale bevuta in compagnia si apprezza sicuramente meglio.
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